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Traduzioni tecniche: perché Shakespeare non è un manuale di istruzioni

Le traduzioni tecniche sono più semplici o più difficili delle traduzioni letterarie? Tutte le differenze e l'importanza della specializzazione.

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Traduzioni tecniche: perché Shakespeare non è un manuale di istruzioni

Quando si pensa alla traduzione professionale si immagina generalmente un traduttore impegnato nella traduzione di un testo letterario: è un cliché comunissimo. La traduzione però ha tanti settori quanti sono gli ambiti di applicazione di un testo, quindi praticamente infiniti.

A seconda del tipo di testo che si trova di fronte, il traduttore utilizzerà un approccio differente al fine di ridurre i tempi e ottimizzare gli sforzi. Per questo motivo chi traduce Shakespeare non dovrebbe tradurre un manuale di istruzioni (e viceversa).

Ecco quali sono le difficoltà principali che si incontrano nella traduzione di ogni tipo di testo e perché è necessario affidarsi a un professionista specializzato.

Traduzione di testi letterari: cercasi sensibilità

La traduzione di testi letterari, come si è detto, è quella più strettamente collegata – almeno nell’immaginario collettivo – al lavoro di traduzione professionale.

Per tradurre un testo letterario bisogna conoscere la forma del testo e le sue convenzioni: la forma romanzo è ben differente da un racconto breve, così come in poesia un sonetto è ben diverso da un testo poetico a verso libero.

Un traduttore che si occupa di tradurre letteratura dev’essere prima di ogni altra cosa un letterato, deve conoscere quali siano le regole scritte (e non scritte) del genere di testo che sta traducendo e deve conoscere lo stile, l’opera e i temi dell’autore che si sta accingendo a tradurre, in maniera da poter comprendere appieno la sua opera e riuscire a “ricrearla” in un’altra lingua.

Per farlo, com’è comprensibile, oltre alle conoscenze meramente tecniche, è necessario possedere una grande dose di sensibilità, molto orecchio e una grande disposizione all’ “ascolto” dell’opera.

Traduzione di testi tecnici: corrispondenze esatte

Un testo tecnico è invece quanto di più lontano possibile dall’idea di sensibilità artistica. In questo caso la maggior preoccupazione di un traduttore sarà eseguire una traduzione esatta dal punto di vista terminologico.

Per farlo sarà necessario innanzitutto conoscere la materia (l’elettronica, la biologia, la farmacia, la falegnameria) e in più creare un glossario preciso dei termini principali o più frequenti nel testo. In questo modo, soprattutto collaborando con l’autore del testo o il committente della traduzione, sarà possibile tradurre con la massima esattezza ogni parte del testo, evitando di incappare in errori grossolani che potrebbero provocare conseguenze più o meno fastidiose.

Cosa succederebbe, ad esempio, se si compilasse in maniera imperfetta il manuale di istruzioni di un’apparecchiatura elettronica? E se si commettesse un errore clamoroso nella traduzione di un testo medico destinato alla pubblicazione internazionale?

L’importanza della specializzazione

Da questa breve panoramica su vari tipi di traduzione si capisce facilmente che un buon traduttore è sempre un traduttore specializzato, che ha scelto di concentrarsi su un certo tipo di testi o su testi specifici di un dato settore. Padroneggiando la materia e lo stile di un testo si producono traduzioni migliori, più esatte e in breve tempo.

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